Questo evento rappresenta oggi il più bel fiore all’occhiello delle manifestazioni per giocatori di tennis di terza e quarta categoria. Il Circuito delle Vallate Aretine ha un’identità precisa frutto di un’intuizione tutta anghiarese. La rassegna fu messa in embrione nel 1987 dopo una miniserie di tornei facenti tappa durante l’estate nei comuni di Anghiari, Caprese Michelangelo e Pieve S.Stefano.
Fu proposto di istituire un regolamento comune tra gli eventi tennistici dell’estate tiberina. Queste norme prevedevano una serie di punteggi da attribuire ai giocatori sulla base delle loro prestazioni in campo. I migliori avrebbero guadagnato la possibilità di sfidarsi in un evento conclusivo detto Master Finale. Nel 1988 fu quindi inaugurato il “1° Circuito Altotiberino di Tennis”, che assunse questa denominazione originale per caratterizzarsi geograficamente, un po’ come si fa oggi con un buon vino. All’epoca le tappe da giocare erano 3: una al Tennis Club di Anghiari, sede storica del Circuito perché qui vi furono ideate integralmente sia la struttura della manifestazione che il programma regolamento, una al Circolo Tennis di Caprese Michelangelo, e un’altra al Circolo Tennis di Pieve S. Stefano.
Il Master Finale si disputava ad Anghiari agli inizi del mese di Ottobre, con incontri disputati addirittura sulla lunga distanza, 3 set su 5. Tra i trofei in palio una coppa a forma di insalatiera (tuttora conservata al C.T. Arezzo) forma volutamente ricopiata da una insalatiera in argento ben più importante e famosa, la Coppa Davis, zuppiera d'argento che premia la squadra più forte del mondo.
Questa coppa premiava il vincitore assoluto del Circuito maschile. Una postilla del regolamento recitava che per diventarne padroni bisognava aggiudicarsi il Master per tre volte, anche non consecutive. Nessuno c’è mai riuscito e questo trofeo è stato utilizzato per premiare il vincitore del Master Finale di Singolare Maschile fino al 2000. Nel 1990 fu aggiunta la tappa di Chitignano, che portò a 4 il numero delle prove di qualificazione, aprendo così il Circuito anche al Casentino. Furono anni di grande partecipazione. Le gare, oltre al Singolare Maschile e Femminile, comprendevano il Doppio Maschile ed il Doppio Misto. Nel 1996 giunse la decisione di ampliare il numero di prove con i circoli aretini, costituendo un comitato centrale organizzatore composto dai dirigenti della F.I.T. provinciale. Dopo gli anni di rodaggio il circuito è oggi una manifestazione di grande impatto sportivo, grazie all’impegno profuso da quanti hanno creduto nel progetto. In Valtiberina la manifestazione è ancora presente a Caprese Michelangelo, oggi ospitata negli impianti del Centro Tennis federale, mentre le tappe storiche di Anghiari e Pieve S. Stefano uscirono dal contesto organizzativo con l’edizione datata 1997. Anghiari può comunque vantare i natali del Circuito. E ricordarlo è doveroso a quanti se ne sono dimenticati. Senza memoria non c'è futuro. Perché il presente è stato preparato nel passato. Ci sono intuizioni che precedono l'avvenire. Il Circuito Altotiberino preparò il futuro.