Tennis Club
ANGHIARI

NEL PICCOLO GRANDE TENNIS NOI CI SIAMO.

C’è il Grande Tennis, quello dei tornei Majors Grand Slam, del circuito ATP maschile e di quello WTA femminile, delle competizioni Open, della Coppa Davis e via discorrendo, dove qualche decina di professionisti ammirati da milioni di fans si sfidano a suon di euro e dollari. E poi c’è un Piccolo Tennis, composto da tante associazioni di periferia, ognuna delel quali è sparsa nelle remote province d’Italia, in tutta Europa e nel mondo, in cui si gioca solo per diletto. Noi facciamo parte di questo infinito “Piccolo Tennis”. Una miriade di microcosmi costituiti da qualche milione di persone con una passione tennistica da Grande Slam. A noi piace scendere in campo per incrociare le nostre racchette. Come fanno i “pro” blasonati. Ma noi lo facciamo per il semplice gusto di giocare e divertirci insieme. E magari sfoderare il colpo ad effetto visto fare dai campioni preferiti. Passanti, lob, grand Willy. Ed ogni tanto ci riesce pure. Buon Tennis a quanti vogliano giocarlo o soltanto guardare !!!

Il nome di questa associazione è Tennis Club Anghiari a cui si è aggiunto col tempo l’acronimo A.S.D. Il primo vagito? Correva il mese di Luglio dell’anno 1973. Lo scopo? La pratica del tennis a tutti i livelli, ma ovviamente il livello prevalente era quello amatoriale. Negli anni settanta il gioco della racchetta iniziò ad avere enorme diffusione anche in Valtiberina. Le gesta di Pietrangeli giunto in finale di carriera, ma soprattutto quelle di Panatta, giovane tennista italico-romano emergente, più le imprese della nazionale in Coppa Davis, contribuirono a rendere popolare oltre misura questo sport, popolarità resa possibile grazie alla televisione che trasmetteva rigorosamente in chiaro ed in diretta (Guido Oddo e Giampiero Galeazzi le “voci” dei telecronisti) molti tornei importanti. Da disciplina d’élite il tennis si trasformò così in hobby alla portata di chiunque ed in quegli anni tutti ma proprio tutti acquistarono una racchetta per giocare un paio d’ore alla settimana. Le racchette da Tennis si potevano acquistare dovunque, addirittura anche in paese, non solo nei negozi di sport, anche se le marche note erano reperibili solo nei punti vendita specializzati. Che cominciavano a spuntare come funghi soprattutto nelle città capoluogo di provincia. Insoma c'era fermento ovunque.
1973 : NASCE IL TENNIS CLUB ANGHIARI
Il Tennis Club di Anghiari nacque sotto questi influssi positivi grazie ad una brillante iniziativa di alcuni appassionati giocatori del tempo. Primo Presidente del sodalizio fu il Prof. Daniele Finzi. In avvio fu costruito un solo campo da gioco. Superficie prescelta fu la terra battuta, dotata nel 1976 di illuminazione per il gioco notturno. Nel 1979 l’impianto si arricchì di un nuovo campo, questa volta in superficie sintetica. Fu scelto il “mateco”, la cui pavimentazione era costituita da uno speciale cemento drenate. Il rimbalzo era perfetto, ne troppo veloce, ne troppo lento. Era molto divertente giocarci sopra. Anche questo campo fu attrezzato con luci artificiali. Furono poi edificati anche i locali ad uso spogliatoio. Alle migliorie strutturali doveva essere affiancata anche una politica adeguata di programmazione sportiva e agonistica rivolta ai giovani, finalizzata soprattutto a far emergere nuovi praticanti e creare così un flusso continuo di ricambi per il futuro, per dare longevità e futuro al Tennis Club. Le idee non mancavano.

Fu nel 1983 che il Club ottenne un primo lusinghiero risultato ufficiale nelle competizioni a squadre, dovuto all’entusiasmo di un manipolo di giovani ventenni : l’ammissione alla fase finale del campionato a squadre “Coppa delle Torri”. Dal 1985 cominciò un’era organizzativa fertilissima con l’avvento dei tornei nazionali messi in campo nei mesi di luglio e agosto e la creazione ex-novo del Circuito di tennis dell’Alta Valle del Tevere, oggi chiamato “Circuito delle Vallate Aretine”. In quegli anni fu avviata la scuola tennis estiva, anche per far radicare una vera tradizione tennistica e iniziare al gioco le giovani leve. Col tempo al Tennis Club si sono avvicendati vari Presidenti: a Daniele Finzi subentrò Massimo Redenti fino agli anni ’80. In seguito assolsero alla carica di Presidente i Sig.ri Ascanio Babbini, Franco Catacchini, Giorgio Matteucci, il Dr. Giuseppe Sperone nella seconda metà degli anni ’90, fino all’avvento di Patrizio Bassani nel 2002, primo associato del sodalizio purtroppo deceduto all'inizio del 2013, con cui il Tennis Club Anghiari oltre a trasformarsi in Associazione Sportiva Dilettantistica ha rimesso in moto l'attività di Club. La carica di Presidente pro-tempore è stata coperta da Cesare Bianconi dal mese di Marzo fino a Settembre 2013. Nel mese di Novembre 2013 è stato eletto il nuovo Presidente del Tennis Club Manuel Tucci che rimarrà in carica per il quadrienno 2014-2017.
CIRCUITO VALLATE ARETINE : MADE IN ANGHIARI
Questo evento rappresenta oggi il più bel fiore all’occhiello delle manifestazioni per giocatori di tennis di terza e quarta categoria. Il Circuito delle Vallate Aretine ha un’identità precisa frutto di un’intuizione tutta anghiarese. La rassegna fu messa in embrione nel 1987 dopo una miniserie di tornei facenti tappa durante l’estate nei comuni di Anghiari, Caprese Michelangelo e Pieve S.Stefano. Fu proposto di istituire un regolamento comune tra gli eventi tennistici dell’estate tiberina. Queste norme prevedevano una serie di punteggi da attribuire ai giocatori sulla base delle loro prestazioni in campo. I migliori avrebbero guadagnato la possibilità di sfidarsi in un evento conclusivo detto Master Finale. Nel 1988 fu quindi inaugurato il “1° Circuito Altotiberino di Tennis”, che assunse questa denominazione originale per caratterizzarsi geograficamente, un po’ come si fa oggi con un buon vino. All’epoca le tappe da giocare erano 3: una al Tennis Club di Anghiari, sede storica del Circuito perché qui vi furono ideate integralmente sia la struttura della manifestazione che il programma regolamento, una al Circolo Tennis di Caprese Michelangelo, e un’altra al Circolo Tennis di Pieve S. Stefano.
Il Master Finale si disputava ad Anghiari agli inizi del mese di Ottobre, con incontri disputati addirittura sulla lunga distanza, 3 set su 5. Tra i trofei in palio una coppa a forma di insalatiera (tuttora conservata al C.T. Arezzo) forma volutamente ricopiata da una insalatiera in argento ben più importante e famosa, la Coppa Davis, zuppiera d'argento che premia la squadra più forte del mondo.Questa coppa premiava il vincitore assoluto del Circuito maschile. Una postilla del regolamento recitava che per diventarne padroni bisognava aggiudicarsi il Master per tre volte, anche non consecutive. Nessuno c’è mai riuscito e questo trofeo è stato utilizzato per premiare il vincitore del Master Finale di Singolare Maschile fino al 2000. Nel 1990 fu aggiunta la tappa di Chitignano, che portò a 4 il numero delle prove di qualificazione, aprendo così il Circuito anche al Casentino. Furono anni di grande partecipazione. Le gare, oltre al Singolare Maschile e Femminile, comprendevano il Doppio Maschile ed il Doppio Misto. Nel 1996 giunse la decisione di ampliare il numero di prove con i circoli aretini, costituendo un comitato centrale organizzatore composto dai dirigenti della F.I.T. provinciale. Dopo gli anni di rodaggio il circuito è oggi una manifestazione di grande impatto sportivo, grazie all’impegno profuso da quanti hanno creduto nel progetto. In Valtiberina la manifestazione è ancora presente a Caprese Michelangelo, oggi ospitata negli impianti del Centro Tennis federale, mentre le tappe storiche di Anghiari e Pieve S. Stefano uscirono dal contesto organizzativo con l’edizione datata 1997. Anghiari può comunque vantare i natali del Circuito. E ricordarlo è doveroso a quanti se ne sono dimenticati. Senza memoria non c'è futuro. Perché il presente è stato preparato nel passato. Ci sono intuizioni che precedono l'avvenire. Il Circuito Altotiberino preparò il futuro.
“ANGHIARI OPEN” : IN ANTICIPO SUI TEMPI
Negli stessi anni veniva organizzato un torneo federale più ambizioso denominato “Anghiari Open”, appellativo originale in anticipo sui tempi tennistici del momento. Nel 1987 fu raggiunto un numero di partecipanti a questo evento a dir poco eccezionale: ben 164 giocatori, tra maschi e femmine, provenienti da tutta la provincia e dalle regioni limitrofe. Riuscire a concludere le gare con solo due campi a disposizione e nei tempi previsti fu una scommessa. Vinta. Nello stesso anno il Tennis Club si dotò di una palazzina con annessi nuovi spogliatoi, sala per il tempo libero, locale ad uso bar soci, mansarda e terrazza solarium. La notorietà sportiva in provincia del Tennis Club raggiunse picchi interessanti. Pur con soltanto due campi da gioco, le competizioni di Anghiari riscuotevano un qualificato afflusso di partecipanti. A questo buon momento che durò un lustro abbondante corrispose però il declino del tennis a livello nazionale avvenuto negli anni novanta, che inesorabilmente provocò un’onda anomala che generò un calo di praticanti in ogni piccolo circolo di provincia. L’accenno di crisi divenne col tempo certezza. Il tennis scomparve dai palinsesti televisivi in chiaro. Erano stati dilapidati gli anni del boom senza programmare niente per il futuro. Fu una sorta di ecatombe d'immagine. Rimase la passione ad alimentare la voglia di continuare a credere in uno sport affascinante come il Tennis è tuttora. Ma solo alimentati di passione anche se pura ed elevata non si riesce a programmare.
Di conseguenza anche le risorse divennero sempre più latenti. Avviare un motore di sviluppo in grado di invertire la tendenza a favore del tennis pareva fattore alieno. Nel suo piccolo mondo particolare il Tennis Club seppe comunque compiere nel 1997 un passo decisivo, convertendo il vecchio campo in cemento in una struttura polivalente in erba sintetica per Calcetto e Tennis. Il resto è storia attuale. Il Tennis Club Anghiari è oggi è una moderna Associazione Sportiva Dilettantistica, e punta sul valore della tradizione e della passione viscerale per il gioco della racchetta. Quale? Quello del tennis su terra battuta rossa, un manto naturale unico e straordinario se ben mantenuto. Il protocollo di manutenzione adottato per il nostro unico campo garantisce un terreno perfetto ed estremamente confortevole per le gambe. Nell’epoca dove dominano le superfici sintetiche poggiate sopra solette d’asfalto, al Tennis d’Anghiari amiamo dire che “siamo gli unici a giocare con i piedi per terra: la terra battuta rossa d.o.c.”. Il gioco della racchetta è una disciplina affascinante, impegnativa dal punto di vista tecnico, ma divertente e salutare se praticata nel modo corretto. Come dicono i francesi: “Le tennis: un sport réservé à tous”. In sintesi: il tennis è per tutti, a qualunque età. Provare per credere. Nel frattempo il mondo è andato avanti e nell'anno 2012 l'associazione si è dotata di un nuovo campo da calcetto in erba sintetica di nuova generazione costruito dall'azienda Mantoflex. Un bel dire. La scelta è caduta sul top del mercato.