ROBERTO MORETTI E ANNA DE NUNZIO SIGLANO L'ALBO D'ORO DEL C.V.A.
Di Paolo Rossi
Ogni favola è un gioco che si fa con il tempo ed è vera soltanto a metà…la puoi vivere tutta in solo momento è una favola e non è realtà…
Recitava così un testo d’una celebre canzone di Edoardo Bennato in voga qualche decennio addietro. Come una sorta di favola il Master di Anghiari ha animato dal 19 al 27 Settembre il nostro piccolo Club.
Ogni giorno sull'unico campo in terra rossa si sono sfidati i 16 giocatori e le 8 giocatrici qualificate per il Master conclusivo. Il maltempo ha disturbato le gare solo nel mezzo della settimana nei giorni di mercoledì e giovedì ma ormai il maggior numero degli incontri era già passato in archivio grazie all'intenso programma di sabato 19 e domenica 20 settembre.
Le sfide più impegnative e spettacolari sono state quelle di semifinale del tabellone maschile giocate sabato 26 ed entrambe concluse facendo ricorso alla partita decisiva e dopo ben oltre 2 ore e mezzo di gioco ciascuna. A testimonianza della voglia dei giocatori di conqusitare l'ambito titolo di Master.
Le finali sono andate in scena nel primo pomeriggio di domenica 27 settembre. Severo l’esito della gara femminile dove De Nunzio ha dominato senza nemmeno perdere un game la più giovane Canaccini. La gara maschile ha visto prevalere col netto punteggio di 6-1, 6-4 Roberto Moretti su Matteo Rampi, quest’ultimo tuttavia sceso in gioco con una cavigliera rigida per limitare i danni d’una distorsione rimediata nel piede sinistro il giorno precedente durante la sfida contro Ciani. L’apice dell’evento è stato raggiunto nel corso delle premiazioni organizzate al Teatro di Anghgiari in presenza del Sindaco di Anghiari Riccardo La Ferla, dell’Assessore alle Politiche Giovanili Giuseppe Ricceri, del responsabile organizzatore del Circuito delle Vallate Aretine Alessandro Terziani e di tutto il Consiglio Direttivo del Tennis Club di Anghiari presieduto da Manuel Tucci.
La cerimonia è stata preceduta dall’intrattenimento di danza ispirato alla tennista degli anni ‘20 Suzanne Lenglen e coreografato dalla Maestra Paola Roselli. Sul palcoscenico si sono avvicendate sei bravissime ballerine che con le loro figure e movenze hanno ricreato le atmosfere retrò della belle epoque e dei gesti bianchi.
Al termine dello spettacolo i protagonisti del Master 2015 dedicato alla quarta categoria sono stati fatti salire sul palcoscenico per ricevere i loro meritati premi di partecipazione. Ad ognuno è andato in omaggio un asciugamano prodotto dalla Tessitura Busatti col logo del torneo ed un kit di prodotti offerti da Aboca Erbe. L’eccellenza della nostra valle per un evento sportivo eccellente. Chi ha raggiunto le semifinali sia nel tabellone maschile (Alessandro Ciani e Alessandro Serafini) che femminile (Patrizia Felicini e Paola Bardini) è stato premiato anche con una targa ricordo. Ai finalisti dei due tabelloni, Matteo Rampi nel maschile e Gaia Canaccini nel femminile, è stato consegnato un piatto in legno con l’effige tipica del nostro Trofeo della Battaglia, il cavallo sollevato sulle zampe anteriori disegnato da Leonardo da Vinci e col suo cavaliere in procinto di sferrare un colpo di lancia, nella fattispecie una lancia trasformata in racchetta vintage.
Poi sulle note di “We are the champions” suonata dai Queen, sono stati acclamati i due vincitori del Master Roberto Moretti e Anna De Nunzio. A loro sono andati gli stupendi trofei composti da più essenze di legno e realizzati per l’occasione dall’artigiano anghiarese Mastro Santi del Sere. La serata è stata ampiamente gradita a tutti i giocatori e ai loro accompagnatori. Raro ricevere applausi per la partecipazione ad un torneo di tennis in una cornice incantevole come quella d’un Teatro del Settecento. L'immagine sembrava una favola, che a differenza di quanto cantava Bennato negli anni ottanta, per questa volta era invece realtà.
Dopo il rito delle premiazioni il Tennis Club ha offerto nel foyer del Teatro un buffet ai presenti preparato con grande maestria e raffinatezza da Roberto Cirri. Il giusto epilogo per un evento da ricordare che ha voluto celebrare la ventesima edizione del Circuito delle Vallate Aretine. Ad maiora.
Adesso c’è l’obbligo da parte nostra di progettare in modo concreto e reale il futuro del Tennis Club. Un futuro che dovrà passare per forza di cose dal ricreare un vasto numero di praticanti basato sul settore giovanile. E non dovrà essere come raccontare una favola che è vera soltanto a metà. Adesso il “ben detto” dovrà necessariamente diventare “ben fatto”. Perché ben fatto è molto meglio che ben detto.
LE FOTO DEL GIORNO
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