CIRCUITO VALLATE ARETINE 2015
Tappa di Anghiari
dal 16 al 26 Luglio
IMMAGINI E NOTIZIE DALLA TAPPA DI ANGHIARI
Mercoledì 22 Luglio 2015 - Ultime sfide per l'accesso ai Quarti di Finale

Il Main Draw sta per allineare gli ultimi 8. Quando il passato può condurre al futuro. Futuro semplice.


Di Paolo Rossi


La tappa anghiarese del Circuito delle Vallate approda ai Quarti di Finale. Ormai è il tabellone finale ad essere protagonista in questi ultimi giorni di gara e stasera sapremo quali giocatori potranno entrare nel Club degli ultimi 8 del torneo giocato al Tennis di Anghiari.
Parlando di Grande Tennis, in quel di Wimbledon chi stacca il biglietto per disputare i Quarti del Main Draw entra nel Club esclusivo denominato “The Last 8 Club”. In questo caso i diritti del tennista che ha giocato fino ai Quarti includono per l’anno successivo: un badge personale per accedere tutti i giorni al torneo, un pass per un ospite, l'uso di una suite di ospitalità privata, biglietti quotidiani delle partite per il Centre Court e per il campo n.1 ed un cocktail party organizzato il secondo Martedì dei Championships. Questo Club è stato inaugurato nel 1986 ma ha avuto effetto retroattivo. Attualmente il Club annovera circa 600 iscritti tra uomini e donne ed aumenta la propria lista ogni anno.

Wimbledon è stato il primo Major Grande Slam ad offrire l’ospitalità ai giocatori capaci di centrare l’obbiettivo dei Quarti (ed ovviamente oltre). Da allora tutti gli altri Slam ne hanno seguito l'esempio. La ragione è stata quella di voler offrire un senso di appartenenza ai giocatori che hanno dato un grande contributo al pubblico con il loro spettacolo sui campi. Tuttavia dopo qualche decennio ogni grande campione del passato si accorge che passeggiando tra i campi la propria fama che pareva incorruttibile si è diluita per lasciare il posto ai tennisti del momento. Panta Rei. È la legge del tempo. Rimane però la stupenda possibilità di poter rincontrare fuori dai courts gli amici rivali d’un tempo addietro, fuori dagli sguardi invadenti della gente, per godersi il Tennis insieme.


Ci sono storie che vale la pena raccontare più e più volte per trovare ogni qual volta nuovi anelli di congiunzione. Nuovi sensi. Chi ha uno sguardo solo di superficie troverà il paragone con Wimbledon fuori luogo. In realtà lo è, ma lo è solo in parte. Anghiari non è Londra ed il Tennis Club non è Wimbledon. Tra l’altro quest’anno abbiamo apposto in maniera ironica e quasi come provocazione all’ingresso dei nostri spogliatoi due tabelle con l’effigie del Roland Garros e la dicitura “Roland Garros Anghiari” anziché Paris. Quindi che c’azzecca mai con Wimbledon? Vediamo di dipanare la matassa.

Il puzzle si può comporre se torniamo indietro nel tempo e se parliamo di amicizie sportive che perdurano nel tempo. Stiamo parlando di Alessandro Terziani di Arezzo e di Marco Minciotti di Città di Castello. Terziani vinse l’Anghiari Open nel 1991. Minciotti lo vinse addirittura nel 1986. Ma in quegli anni ottanta e novanta sono stati tante volte presenti a questo tradizionale appuntamento estivo che sempre hanno apprezzato. Il torneo era di categoria N.C. ma di fatto quella categoria sarebbe poi diventata l’attuale Quarta ed il tabellone annoverava i migliori tennisti N.C. del periodo. Quindi ogni vincitore del passato sa che quel successo non era stato un caso ma frutto di fatica e sudore sportivo. Terziani e Minciotti sono diventati ormai veterani del tennis aretino e tifernate ma appena il Tennis Club Anghiari è riapparso tra le tappe ufficiali del CVA FIT sono tornati immediatamente a farci visita.

La ragione rientra anche in quel voler sentirsi parte di qualcosa, si già compiuto e archiviato, ma di fatto rimasto nella storia del piccolo Tennis di Anghiari. La ragione è sapere che ogni qual volta tornano ad Anghiari quei momenti di gioia “antichi” riaffioreranno in qualche dettaglio. Perché al tennis di Anghiari la memoria è quanto fornisce l’identità del luogo. E poi c’è l’amicizia reciproca che si alimenta anche con la passione per il Tennis, condivisa in tante maniere (non ultima quella giornalistica, dove Alessandro Terziani ad esempio ha già completato il Career Grand Slam da un pezzo e più volte, mentre il sottoscritto è rimasto affezionato al Roland Garros e alle tante Davis Cup Final raccontate).

In ogni caso sia Terziani che Minciotti sono tornati nuovamente in questi giorni sul campo che li vide protagonisti tanti anni fa. Non importa se entrambi sono usciti sconfitti immediatamente dal tabellone. Ciò che conta e poter continuare a far parte della storia, in questo caso del Tennis Club Anghiari, e fornire ancora un qualche contributo in termini di presenza. Come accade a Wimbledon nel Club degli ultimi 8. Ecco trovato l’ultimo tassello del puzzle che chiarisce il paragone con Church Road, di primo acchito apparso irriverente: si chiama senso di appartenenza e volontà di partecipazione. Quel senso che manca purtroppo a molti, troppi anghiaresi. In buonafede - o peggio - in malafede? Ogni lettore, se ci sono lettori di passaggio con cittadinanza anghiarese, si dia la risposta da solo. Osservando e conoscendo il passato, il futuro a cui aspira il Tennis di Anghiari sarebbe semplice. Anzi, sarebbe già "il futuro". Semplice. Verba volant. Scripta manent.


LA FOTO DEL GIORNO

Alessandro Terziani a destra e Cardeti, suo giustiziere - Giulio Morvidoni e Marco Minciotti, anch'esso battuto