LE PAGELLE
del Trofeo
Rigorosamente a firma di Paolo Rossi. Perché Verba Volant ma Scripta Manent!

Circuito delle Vallate. Dopo 17 anni di stop. Mica male.


Il Circuito delle Vallate ha rifatto tappa ad Anghiari dopo 17 anni. La decisione di tornare in ballo nel Circuito FIT è maturata nell'estate scorsa. Il nostro Club - da chi non lo conosce - è visto in modo deforme. Con occhiali le cui lenti artefatte mostrano un'immagine diversa dal reale. C'è chi, dopo averci frequentato con fare alternato, scopriva l'esistenza dell'acqua calda, quando noi, l'acqua calda l'avevamo sperimentata da un pezzo. La nostra presenza in FIT è stata duratura dal 1986 fino al 1997, quando con un'intuizione che si rivelò vincente, fondammo nel 1987 il 1° Circuito Altotiberino, dando un senso ed un'unione a tanti tornei provinciali sparsi qua e là. Se esiste un Circuito tipicamente aretino è perché qualcuno in seno al Tennis Club Anghiari lo inventò di sana pianta. In parallelo ospitavamo nelle stesse stagioni anche un evento Nazionale FIT NC che rapportato ad oggi era un torneo di IV categoria aperto ai soli 4.1, 4.2, 4.3, 4.4. Cessammo queste attività dal 1998 in poi perché l'inverno dilapidava le risorse umane che venivano prodotte in estate. Senza attività invernale venivano meno il futuro e le motivazioni a continuare.


Perchè siamo tornati. La ragione di fondo è stata l'amicizia che ci lega con Alessandro Terziani, un tempo brillante giocatore di terza e vincente anche nei nostri campi, oggi l'anima federale del Circuito delle Vallate insieme a Luciano Lovari. Se il Circuito delle Vallate Aretine è diventato l'evento tennistico che coinvolge più giocatori in tutta la Toscana il merito è tutto loro e dell'impegno che hanno riversato nella diffusione del progetto. Alessandro non ha mai perso l'occasione di chiederci di rientrare in ballo con una prova da ospitare nuovamente in quel di Anghiari. E quest'anno finalmente abbiamo deciso di tornare. E siccome in passato ci siamo sempre distinti, pur avendo un solo campo in terra rossa, ed un altro in erba sintetica, non ci siamo accontentati di far giocare solamente il torneo. In mezzo alle gare c'è stata la rassegna dedicata ai 40 anni del Tennis di Anghiari ospitata al Caffè dello Sport di Via Mazzini e la festa strepitosa organizzata al Teatro con l'intermezzo di danza ispirato a Suzanne Lenglen. Le premiazioni in pompa magna. I trofei unici ed esclusivi donati ai protagonisti. Insomma Anghiari quando c'è non passa inosservato.


Le Pagelle del Trofeo tra annessi e connessi


10 e Lode : al Tennis Club di Anghiari! - Per la consueta capacità organizzativa messa in campo. Zero risorse economiche ma milioni di idee. Non è autocelebrazione ma consapevolezza. Aver portato a termine il torneo alla data prestabilita del 27 luglio con Giove Pluvio imbizzarrito è stato un autentico capolavoro. Bravi tutti!

10 e Lode : alla Festa a Teatro! - Tanto di cappello all'idea di concludere il torneo organizzando le premiazioni nella pubblica piazza. Doppio inchino all'idea successiva di abbinare un balletto ispirato alla storia sportiva fantastica di Suzanne Lenglen. La maestra Paola Roselli ha coreografato una vera chicca regalando ai presenti uno spettacolo coi fiocchi interpretato da 6 ballerine. Dove mai le premiazioni d'un torneo di IV categoria regala gloria ai vincitori ed attenzioni del genere? Solo ad Anghiari.

10 : a RVT e al Corriere di Arezzo - Radio Valtiberina ha seguito il nostro evento presentando in streaming l'iniziativa e poi con vari collegamenti in diretta trasmessi via etere per tutta la durata del torneo. Il Corriere di Arezzo ha dedicato largo spazio alla mostra, al torneo e alla festa dedicata alle premiazioni dei protagonisti. Un bel dire per un torneo di IV categoria. Ma si giocava al Tennis di Anghiari.

10 e lode : a Riccardo CINI - Un 19enne del Tennis Giotto di Arezzo ha firmato la vittoria portandosi a casa il bellissimo Trofeo della Battaglia fatto costruire per l'occasione da una ceramista locale. 19 anni: giusta età per cominciare a vincere. Età sincera che ha margini di miglioramento sicuri. L'età che preferisco per partecipare all'agonismo, quella che va dai 18 ai 30. Tutto il resto è Over. In alcuni casi anche Game Over.

9 e mezzo : al Finalista Pier Francesco Valori - 23enne del Casentino, giocatore talentuoso ed eclettico. In finale ha risentito della fatica sofferta poche ore prima per battere Massimo Marchettini in semifinale.

8+ : ai semifinalisti Massimo Marchettini e Andrea Ronchi - Un ottimo Over 45, Marchettini da Chiusi, ed un ottimo Over 40, Ronchi da Sansepolcro. Vale in merito alla loro età il discorso di cui sopra. La creazione della IV categoria ha riportato al campo tanti praticanti. La nota positiva è questa anche se la stagione giusta per l'agonismo vero è un'altra. Tuttavia non bisogna fare di tutte l'erba un fascio. Andrea Ronchi avrebbe potuto ambire anche al podio ed in tutta sincerità ci è dispiaciuto che abbia perso l'opportunità gettando al vento le buone occasioni del match avute contro Cini in semifinale. Andrea in fondo in fine è cresciuto sul nostro campo in terra rossa come una sorta di figlio adottivo tennistico. E gli vogliamo bene.

8 : ai tennisti anghiaresi partecipanti - si sono messi in gioco, c'hanno messo la faccia ed hanno raggiunto anche buoni risultati. Non escludiamo nessuno e non facciamo classifiche. Complimenti a tutti!

6 : a Giove Pluvio - Ogni giorno preparava qualche scherzetto. I migliori gli sono riusciti proprio negli ultimi turni di gara, costringendoci ad un super lavoro. Gli diamo la sufficienza solo per tenercelo buono. La stagione non è chiusa e ancora serve la clemenza degli dei dell'Olimpo.

4- : ai tennisti assenti - Oggi iscriversi ai tornei FIT rispetto al passato è molto più semplice. Basta andare sul web ed inserire nome e cognome e relativo numero di tessera federale sul sito della federtennis toscana. Quindi ci siamo chiesti perché qualcuno lo abbia fatto - appena 2 giocatori in realtà - e poi non si sia degnato nemmeno di presentarsi all'appello. E senza mai rispondere alle nostre Mail di invito a farlo. Mah!

2 : al Comune di Anghiari - Non si è visto nessun amministratore fare capolino al Tennis Club durante i 10 giorni di gara del Trofeo della Battaglia. Ma la colpa è nostra. Non è sufficiente fare comunicazione dedicata al torneo col nostro sito Web, con la nostra pagina Facebook, col Corriere di Arezzo, con RVT, con locandine in giro per il paese ed un totem gigante collocato su Via Mazzini. Occorre prendere carta, penna e calamaio ed invitare per iscritto chi di dovere. Nostra culpa, nostra culpa, nostra maxima culpa. Battiamoci il petto.

0 (ZERO) spaccato : ai detrattori del Tennis Club - Come i serpenti mordono di nascosto e alle spalle. In tutta onestà sono in numero veramente esiguo, ma purtroppo esistono ancora e fanno opinione, o meglio, tentano di farla. Ti sorridono davanti ma come giri lo sguardo denigrano nella pubblica piazza quanto stiamo tentando di fare per il futuro dell'associazione. Addirittura affermano - ma non lo fanno MAI di fronte ai diretti interessati - che nei nostri campi non sappiamo come avviare al Tennis chiunque voglia imparare questo sport affascinante. Questi soggetti soffrono di vuoti esistenziali profondi che tentano di colmare in questo modo miserevole. Seminando la zizzania prodotta dalla loro stessa invidia. Non è colpa nostra. E forse neppure la loro. Solo miseria di popolo e segno evidente della decadenza dei tempi dove conta solo il portafoglio ed il mercato.

Doppio ZERO (00) spaccato : al Tennis Club di Anghiari - Questa votazione può apparire strana ma è il voto che ci meritiamo se il progetto presentato in Comune lo scorso Febbraio sarà bocciato. Sto parlando del Progetto di Comunità i cui contenuti - ci è stato detto proprio da esponenti di spicco della politica locale - devono ancora essere compresi integralmente. E siamo arrivati ad Agosto 2014. Lo ZERO è quindi più che giustificato. I progetti devono essere chiari perché la chiarezza non da adito ad interpretazione alcuna. D'altronde affermare di voler coprire un campo a nostre spese per garantire il futuro della nostra associazione e senza diventarne mai proprietari è roba veramente poco chiara. Dentro quel campo potrebbero essere messe in piedi tutte quelle iniziative che in passato hanno occupato solo pochi mesi estivi, disperdendo poi in mille rivoli nei mesi freddi decine e decine di idee promozionali. I bambini comincerebbero a giocare a Tennis finalmente con continuità e non un paio di settimane all'anno e forse qualcuno avrebbe chance di vincere qualche partita negli anni a venire nei tornei del Circuito e partecipare ai Campionati a squadre giovanili. Sarebbe possibile fare attività didattica ed educativa rivolta ai bambini in età scolare per tutto l'anno in maniera seria e non proposta da mercanti, coinvolgendo anche l'ambito sociale dei diversamente abili, degli adulti e dei Super Over. Ma tutto ciò è troppo nebuloso, complicato, variamente complesso. C'è troppa progettazione a monte. Troppo pensiero educante. Roba da richiedere competenze aggiuntive a chissà quali costi. In più il Tennis Club è stato inserito nell'Albo delle associaizioni aderenti ai Principi della Carta Etica dello Sport, documento emanato dalla Regione Toscana. Siamo l'unico Club tennistico di tutta la Toscana presente nell'albo. Ma stiamo scherzando davvero? Ma siamo diventati matti? E poi cosa sono mai questi colori sul telo? Nessuno farebbe mai in Italia coperture colorate così!

L'epilogo della disamina "sottozero" è realistico e rientra in una riflessione generale sulla presenza del Tennis Club Anghiari nel panorama sportivo di vallata. Perché fu proprio il 1997 l’ultimo anno di partecipazione al Circuito FIT delle Vallate Aretine?
Perché dopo tanti anni di fattiva adesione ed altrettante interruzioni invernali d’attività i tempi stavano cambiando radicalmente.  Come già scritto sopra ogni stop stagionale disperdeva in mille rivoli giocatori, giocatrici, bambini e bambine. La moda portò inizialmente a praticare il podismo, la bicicletta, la mountain bike, la palestra, per ritornare alla racchetta con l’avvento della primavera. Ma appena i circoli limitrofi si attrezzarono per giocare d’inverno - vedi Umbertide e Città di Castello che coprirono i loro campi nella prima metà degli anni novanta - lo sparpagliamento fu pressoché definitivo. Ed era sempre più difficile nel periodo estivo recuperare le risorse umane dissipate dall'inverno. Quindi mettere in campo i tornei FIT divenne una follia. Non davano più nessun seguito futuro. Semplicissimo da capire. Come acqua di fonte. Qualunque sia il punto d’osservazione sbuca sempre fuori l’unico anello mancante del Tennis di Anghiari. L'unico nostro limite strutturale e non progettuale o di competenze. Non poter fare attività invernale dentro un campo al coperto. Il voto per questo ultimissimo argomento (ormai ripetuto all'infinito dal sottoscritto e già a partire dal 1990...sic!..) il lettore - se mai ci sarà un solo lettore che leggerà - se lo assegni da sé. E solo e soltanto se lo riterrà opportuno.

Tuttavia, come già scritto su queste pagine altre volte, un altro ZERO SPACCATO tondo tondo tondo come quello dipinto da Giotto nella seconda metà del 1200 lo meritano le cospicue chiacchiere da bar - nei bar di piazza e dintorni - fatte intorno al tema del Tennis in questi anni. E molte diffuse anche in epoca recente. Quelle stesse chiacchiere che non hanno mai prodotto farina e fatti concreti ma hanno soltanto prodotto e seminato zizzania. Se così non fosse avremmo avuto intorno ai nostri campi tanti e tanti e tanti fornai. Tutti intenti a distribuire paste, grissini, pane e panini a destra e a manca. E pure imbottiti di leccornie. Dolci e salate. Buon Tennis !!!